Dicembre 2024
Come gestisco i miei soldi
Prima parte - Introduzione


Il rapporto che abbiamo con i soldi è qualcosa di molto personale e unico. Per alcuni, sono un male necessario; per altri, una semplice risorsa. Io credo che, come ogni cosa, dipenda dal modo in cui li gestiamo e dall'equilibrio che troviamo nel loro utilizzo. Fin da piccolo ho cercato di costruire un rapporto sano con il denaro: non tanto per accumularlo, ma per usarlo come strumento per raggiungere i miei obiettivi.
In questa rubrica non troverai consigli finanziari, ma voglio invece raccontarti come ho imparato a gestire i miei soldi nel tempo, dalle piccole sfide del liceo fino alle lezioni più grandi durante l’università. Non sarà un manuale, ma un racconto di esperienze che mi hanno fatto crescere e che, forse, potranno ispirarti.
Premetto che non sono un consulente finanziario, né un esperto del settore: la finanza, la studio, mi appassiona, la leggo, ma non mi considero un guru, anche perchè non ne avrei le competenze. Per questo, non voglio dare consigli, ma condividere solo la mia esperienza personale. Detto ciò, togliendomi ogni responsabilità di dosso, passiamo al punto.
Un buon rapporto con i soldi e imparare a saperli gestire è fondamentale per la vita di ognugno di noi. È vero, i soldi non fanno la felicità (anche perchè è una parola così grande che non si potrebbe attribuire ad una cosa sola o a qualcosa di materiale), ma possono garantirci una maggiore libertà, meno preoccupazioni, e quindi contribuire, indirettamente, a una vita più serena. Insomma può essere semplicemente un plus rispetto alla felicità che si costruisce grazie ad altri valori. Questo rapporto, per me, è una base per costruire qualsiasi cosa all'interno della mia vita.
Fin dai tempi del liceo, ho cercato di risparmiare per raggiungere piccoli obiettivi.
Ad esempio, misi da parte i soldi per costruire il mio primo PC da gaming (sì, ho avuto un passato da nerd di cui parlerò in un altro articolo), per comprarmi una stampante 3D e persino il mio primo telefono. Piccoli traguardi che, nel tempo, sono diventati sempre più significativi. Ma è stato all'università che ho davvero compreso il valore del denaro: quando ricevi soldi dalla famiglia, capisci che con quelli devi vivere, sostenerti, far fronte a ogni necessità e tante cose che per te erano scontate ora non lo sono più, tipo il pesce fresco.
Tutto nasce da esigenze pratiche. All'università, lontano da casa, mi sono trovato con il bisogno di monitorare le mie spese. Volevo sapere dove stavano andando i miei soldi: quanto spendevo per la spesa, per mangiare fuori, per gli aperitivi e così via. Tracciare le mie spese mi aiutava a regolarmi e a prendere decisioni più consapevoli.
Il mio percorso nella gestione dei soldi è iniziato in modo molto semplice: accumulavo scontrini e li annotavo in un’agenda (tutto questo penso di averlo preso da mia madre, perchè la vedevo sul tavolo del soggiorno a segnare gli scontrini su un'agenda enorme da quando ero piccolo). Questo metodo, pur rudimentale, mi permetteva di avere un’idea delle spese, ma mancava di struttura e chiarezza. Col tempo, però, ho capito che per avere un controllo più efficace sulle mie finanze, dovevo fare un passo in più.
Così ho iniziato a usare un foglio su Notion. Ogni giorno inserivo le spese sostenute, dividendole per categorie. Alla fine di ogni mese, avevo un resoconto completo: quanto avevo speso, quanto avevo risparmiato e in quali ambiti spendevo di più. Era un modo semplice ma potente per visualizzare il mio rapporto con i soldi e capire dove potevo migliorare.
Una delle scoperte più importanti che ho fatto è che spesso esiste un grosso divario tra la percezione e la realtà delle nostre finanze. A volte pensiamo di non poterci permettere qualcosa, quando invece sarebbe assolutamente sostenibile. Altre volte, invece, spendiamo senza renderci conto che stiamo andando oltre le nostre possibilità. Questo errore nasce da un bias che riguarda la percezione del nostro denaro. Essere consapevoli di questo mi ha aiutato molto a organizzare meglio le mie finanze durante questi anni.
Con il tempo, tenere traccia delle mie spese e delle entrate è diventato molto più di un semplice esercizio di gestione finanziaria: è diventato un modo per conoscermi meglio e per definire le mie priorità. Ho imparato che risparmiare non significa privarsi di tutto, ma trovare un equilibrio tra ciò che desideriamo oggi e ciò che vogliamo costruire domani.
Non sono un esperto, ma quello che posso dire è che avere un rapporto consapevole con i soldi aiuta a vivere con meno ansie e più libertà. Ogni piccola scelta, dal fissare un obiettivo al concedersi uno sfizio, contribuisce a rendere il viaggio più gratificante.
Alla fine, non è tanto il denaro in sé, ma come lo usiamo e cosa ci permette di fare, che fa la differenza.
Durante l’università, oltre a vendere scarpe, ho iniziato a dare ripetizioni di matematica e fisica a due ragazzi del liceo. Questo mi ha permesso di avere delle entrate extra che, insieme al supporto della mia famiglia, mi hanno aiutato a gestire le spese con più autonomia. È stato in quel periodo che ho iniziato a tracciare non solo le uscite, ma anche le entrate mensili.
Tenere traccia delle mie finanze mi ha spinto a fissare dei piccoli obiettivi di risparmio. Mi sono reso conto che in alcuni mesi, riuscendo a contenere le spese, avevo la possibilità di permettermi qualche sfizio senza sforare il budget prefissato.
La domanda che potrebbe sorgere è: "Perché in quel mese non risparmiare di più di quanto avevi prefissato?". Per me, raggiungere l’obiettivo stabilito era già sufficiente. Non credo sia sano eccedere in nulla, nemmeno nel risparmio. Ho sempre pensato che una gestione equilibrata sia fondamentale. Riuscire a premiarmi con qualcosa che desideravo, senza compromettere i miei risparmi, mi rendeva felice e mi motivava a continuare con questo approccio.
Come gestisco i miei soldi
Prima parte - Introduzione
FINANZA
Renato Francesco Mercuri
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