Gennaio 2025

Un anno alla volta

I miei obiettivi annuali

Ogni anno, alla fine di dicembre, mi prendo del tempo per guardarmi indietro e fare un bilancio di quello che ho realizzato. È un rituale personale che mi aiuta a capire dove sono arrivato e dove voglio andare. All’inizio del nuovo anno, invece, mi dedico a mettere nero su bianco i miei obiettivi annuali. Non si tratta solo dei classici buoni propositi, ma di traguardi concreti e misurabili, pensati per migliorarmi come persona e raggiungere qualcosa di significativo.

Questo processo mi aiuta a mantenere il focus durante l’anno. Certo, non è sempre facile, perché gli anni sembrano volare senza accorgercene, e spesso ci ritroviamo a rincorrere il tempo. Ma sapere che sto lavorando per qualcosa mi dà un senso di direzione e, soprattutto, soddisfazione quando riesco a raggiungere quello che mi ero prefissato.

Per me, scrivere i miei buoni propositi significa molto più che fare una lista di cose da fare. È un momento di riflessione. Cerco di includere obiettivi che riguardano vari aspetti della mia vita: la crescita personale, le competenze professionali, lo sport, la finanza personale e anche il mio rapporto con gli altri.

Ad esempio, uno dei miei obiettivi più ricorrenti è quello di migliorare il mio inglese e di ottenere finalmente una certificazione. È da tre anni che ci provo, ma non mollo, so che prima o poi ce la farò. Un altro traguardo importante per quest’anno era laurearmi, un obiettivo che mi ha richiesto tanto impegno, ma che sono riuscito a portare a termine.

Quest'anno sono riuscito a concludere 9/12 buoni propositi e spero che nel 2025 riesco a fare altrettanto.

Una delle cose che mi ha aiutato di più è scrivere tutto su un foglio di Notion. Avere tutto sotto controllo e ben organizzato mi permette di rimanere concentrato e di vedere chiaramente quello che ho fatto e quello che mi manca. Ogni mese mi prendo un momento per guardarli e spezzarli in piccoli traguardi mensili, ne avevo parlato nell'articolo "I miei obiettivi mensili".

Ad esempio, se il mio obiettivo è aumentare le competenze lavorative, cerco di dedicare ogni mese del tempo a studiare o migliorare una skill specifica. Questo approccio mi aiuta a non sentirmi sopraffatto e a procedere passo dopo passo verso quello che voglio realizzare. Anche se non sempre ci riesco.

C’è una cosa che mi sorprende ogni anno: il tempo vola. Gli anni passano in un batter d’occhio, e a volte ho la sensazione di non aver fatto abbastanza. Sono molto critico di me stesso e caratteriamente ho voglia di fare sempre di più. Ma è proprio per questo che questi buoni propositi sono così importanti: mi aiutano a dare un senso al tempo che passa e alle cose che porto a termire. Li uso come arma contro me stesso.

So che non è sempre facile raggiungere tutto quello che mi prefisso. Ci sono momenti di stanchezza, momenti in cui non mi va di fare niente, ma poi riguardando quello che ho scritto dico "cavolo mi ero scordato che volevo fare tutte queste cose" e quindi mi riprendo di animo.

Una cosa che ripeto sempre a chi mi conosce è che non è fondamentale centrare l’obiettivo al millimetro, perché nel tempo può variare, cambiare forma o anche sembrare meno importante. Ciò che conta davvero è stare vicino al centro, mantenere la direzione giusta. È come tirare al bersaglio: non serve fare sempre 50 punti, ma avere un tiro che si avvicina al risultato che vogliamo ottenere. Anche perchè se le cose non dovessero andare come previsto, sicuramente sei molto vicino al tuo centro, più di quanto immagini.

L’importante è sfruttare il tempo, il percorso che facciamo per migliorare, più che il punto esatto in cui arriviamo. Ecco perché ogni anno, anche se non raggiungo tutto quello che avevo programmato, sono comunque soddisfatto di quello che ho concluso.

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