Dicembre 2024

Una notte in un carrello

L'avventura di una nottata in fila per la collezione Ikea x Off-White

In questo articolo voglio raccontare una delle esperienze più incredibili e memorabili che abbia mai vissuto, ovviamente con il senno di poi. È legata al mondo del reselling, un universo particolare, spesso non compreso da tutti, ma che mi ha permesso di vivere avventure uniche come questa.

Il reselling, nella sua forma più semplice, consiste nell'acquistare prodotti molto ricercati, spesso in edizione limitata, per rivenderli a un prezzo maggiore o per collezionarli. È un mondo fatto di passione, dedizione e, a volte, un pizzico di follia. Ed è proprio per questo che voglio raccontare dell’uscita della collezione Ikea x Off-White, un evento che ha attirato l’attenzione di appassionati di design, moda e reselling in tutto il mondo.

Per chi non lo sapesse, Off-White è un brand di alta moda fondata nel 2012 a Milano dal genio creativo e designer statunitense Virgil Abloh, noto anche per essere stato il direttore artistico di Louis Vuitton dal 2018 fino alla sua prematura scomparsa nel novembre del 2021. Virgil ha rivoluzionato il concetto di lusso, creando un linguaggio che unisce streetwear e alta moda, rendendo il suo marchio uno dei più desiderati al mondo.

Dall'altra parte c’è Ikea, un’azienda che non ha bisogno di presentazioni, leader mondiale nell’arredamento accessibile e funzionale. La collaborazione tra questi due mondi apparentemente opposti ha dato vita a una collezione che mirava a portare il concetto di lusso e design per la casa, con pezzi unici che mescolavano funzionalità, estetica e un pizzico di esclusività.

La linea comprendeva una serie di pezzi unici e dal design iconico. Tra questi, il celebre tappeto "Wet Grass", che simulava l'erba bagnata con un tocco di surrealismo; un tappeto a forma di scontrino Ikea, che giocava con l’ironia del branding; un quadro della Monna Lisa retroilluminato con porte USB integrate, che combinava arte classica e tecnologia; un orologio da muro, copricuscini e molti altri oggetti.

Come già accaduto in una precedente collaborazione tra Ikea e Off-White, i tappeti si sono rivelati i pezzi più esclusivi e ricercati della collezione. Il loro design unico e l'appeal simbolico li rendevano degli oggetti di culto per i collezionisti e gli appassionati del genere.

Insieme a mio fratello e Gianmarco, un nostro amico, abbiamo deciso di organizzarci per per l'uscita di questa collezione. Il primo passo è stato capire dove sarebbe avvenuta l’uscita. Non è sempre semplice: alcune collezioni vengono distribuite solo in determinate città, e spesso Milano ha la priorità quando si tratta di eventi di questo genere. Fortunatamente, questa volta, Roma era una delle città selezionate per l'evento.

La destinazione era l’Ikea di Porta di Roma, situata all’interno di un grande centro commerciale nella parte nord della città. Il problema di Porta di Roma, come di altri posti della capitale, non è raggiungibile facilmente con i mezzi, quindi l'idea era quella di affitare una car2go, una piccola smart, per poi parcheggiarla all'interno del centro commerciale pagando una sovrattassa.

L’esperienza in questo tipo di eventi ci ha insegnato ad andare il giorno prima all’Ikea di Porta di Roma per capire meglio come funzionava l’organizzazione dell’uscita. Il nostro obiettivo era raccogliere informazioni sulla modalità di distribuzione della collezione.

Arrivati sul posto, abbiamo subito notato alcuni ragazzi fuori dall’Ikea. Dopo aver scambiato due chiacchiere con loro, abbiamo scoperto che esisteva una sorta di lista informale, autogestita, che avevano appena iniziato. Funzionava così: ti segnavano su questa lista e ti assegnavano un numero che indicava il tuo posto in fila per il giorno successivo.

Ovviamente, questa gestione non era ufficiale, ma era una pratica comune in questi eventi. Nonostante fosse “non ufficiale”, si crea un tacito accordo tra i partecipanti, basato su fiducia e rispetto per le regole autoimposte. Era l’unico modo per garantirci un posto e vivere l’esperienza senza troppi problemi.

Una volta capito il sistema della lista e degli appelli ogni due ore, abbiamo realizzato che sarebbe stata una lunga nottata. Per mantenere il nostro posto in fila, era necessario presentarsi ad ogni appello con il numerino assegnato. Nessuno poteva saltare un turno, pena l’eliminazione dalla lista. Insomma, non c’era via di scampo: dovevamo prepararci a passare lì le prossime 12 ore.

Dopo aver discusso brevemente, siamo tornati a casa per organizzarci. La missione era chiara: attrezzarci per affrontare una notte all’aperto, con tutto il necessario per resistere al freddo, alla stanchezza e alla noia. Ci siamo muniti di qualche snack, acqua e dei power bank per i telefoni.

Tornati all’Ikea, abbiamo deciso di prenderci una pausa e rifocillarci con le iconiche polpettine svedesi, un vero e proprio must. Dopo la cena, ci siamo messi in fila, chiacchierando tra di noi.

La stanchezza, però, iniziava a farsi sentire. A un certo punto, in mancanza di alternative più comode, ho deciso di infilarmi in un carrello della spesa, accovacciato come potevo, e sono riuscito a dormire per qualche ora. Non era il massimo del comfort, ma in situazioni del genere bisogna adattarsi.

All’alba, i dipendenti Ikea avevano portato biscotti per la colazione. Finalmente, al momento dell’apertura, siamo entrati uno alla volta. La regola era chiara: si poteva acquistare un solo pezzo per articolo. Ho preso tutto quello che potevo: il tappeto "Wet Grass", il tappeto a forma di scontrino, il quadro della Monnalisa e altri pezzi della collezione.

Appena uscito molte persone si avvicinavano, chiedendo a quanto vendessimo i vari articoli. Alcuni pezzi li abbiamo venduti lì sul momento, mentre altri li abbiamo portati a casa affittando una macchina per trasportare tutto.

Ripensandoci oggi, sono davvero felice di aver vissuto questa esperienza. Siamo abituati ad avere tutto con la massima comodità, ma la verità è che alcune cose richiedono attesa, un pizzico di fatica e una buona dose di adattamento.

Il mondo del reselling non è affatto semplice: c’è chi lo fa per passione e chi lo usa come modo per portarsi qualche soldo in tasca e andare avanti. Ma la cosa più bella di tutto questo è che ti permette di vivere esperienze uniche, che puoi fare solo in un certo momento della tua vita. Sono situazioni che ti portano fuori dalla routine, ti fanno provare emozioni fuori dall’ordinario e, alla fine, ti lasciano ricordi che difficilmente svaniranno.

A volte, sono proprio queste esperienze fuori dalla routine che restano impresse, quelle che ti fanno sentire vivo e ti ricordano che anche nei momenti più inaspettati può succedere qualcosa di unico, come passare una nottata accovacciato in un carrello, dormire per un paio d’ore, aspettare tempi infiniti ed avere l'adrenalina nel cercare di prendere qualcosa che sai che forse non riuscirai a prendere.

Una notte in un carrello

L'avventura di una nottata in fila per la collezione Ikea x Off-White

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